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I risultati

All’indomani delle elezioni svoltesi nella comunità autonoma di Madrid, il trionfo di Isabel Díaz Ayuso del Partito Popolare (Pp), seppur preventivato con mesi di anticipo dai sondaggi, non passa di certo inosservato.

Il Partito Popolare dell’Ayuso, presidente uscente, ha conquistato 65 seggi dell’Asamblea su 136 (44% dei voti): più di quanto ottenuto dai tre partiti di sinistra insieme (24 seggi al Partito Socialista PSOE, 24 ai verdi Más Madrid e 10 a Podemos di Pablo Iglesias) e più del doppio di quelli vinti alle scorse elezioni. Nel 2019, infatti, la Ayuso aveva ottenuto 30 seggi, ed era stata eletta presidente del governo regionale con i 68 voti favorevoli del Partito Popolare, di Ciudadanos e Vox.

Degno di menzione è anche il dato dell’affluenza alle urne, cresciuto di 11 punti percentuali rispetto alla tornata del 2019, nonostante l’attuale situazione di emergenza pandemica.

Il c.d. “modello Madrid” nella gestione pandemica

Lo scorso marzo Ciudadanos – partito centrista spagnolo dalla discendente parabola, passato dall’essere il terzo partito locale al non riuscire a superare la soglia di sbarramento alle elezioni di ieri – in seguito a un avvicinamento a livello nazionale con la maggioranza di centro-sinistra, aveva minacciato di ritirare il sostegno, nella Giunta madrilena, alla Ayuso. Per tale motivo le elezioni sono state indette, dalla stessa presidente, con ben due anni di anticipo rispetto alla naturale scadenza della legislatura.

L’azzardo dell’Ayuso, diretto a evitare la sfiducia di Ciudadanos, è riuscito anche nel perseguito intento dei popolari di capitalizzare il consenso guadagnato grazie al modello seguito nella gestione della pandemia da Sars-Cov2.

Le strategie di gestione della pandemia messe in atto dalla leader locale del Pp sono state improntate su una linea quanto più possibile “aperturista”: le scuole sono rimaste aperte con lezioni per lo più in presenza e le attività commerciali e culturali come bar, teatri, cinema e ristoranti hanno potuto mantenere aperte le proprie serrande, assicurando misure di riempimento limitato, in netta contrapposizione con la linea di lockdown più severa del governo centrale di Pedro Sanchez. La destra madrilena si è resa portavoce dell’esigenza di libertà economica e personale dei cittadini di Madrid, strategia che, se ha verosimilmente contribuito a mantenere alti i numeri di contagi della città, ha senz’altro fornito un apporto essenziale al sostegno delle attività economiche e culturali, risultando, in definitiva, vincente alle urne.

I possibili effetti a livello nazionale

Se è vero che il Partito Popolare è alla guida della Comunità Autonoma di Madrid da oltre un quarto di secolo, è vero anche che i risultati dell’ultima tornata elettorale non potranno non gravare sui delicati equilibri del governo nazionale, che ne esce già indebolito. Basti pensare alle dimissioni da vicepresidente del governo di Pablo Iglesias, sceso in campo come candidato a Madrid di Podemos, nel tentativo – non riuscito – di evitare il calo del proprio partito nella capitale.

Il Partito Popolare esce da queste elezioni grandemente rafforzato, circostanza che potrebbe inclinare l’asse degli equilibri del governo locale in suo favore (con 64 seggi su 136, ha la maggioranza semplice con l’astensione di Vox). La parabola ascendente della destra radicale di Vox ha, infatti, subito un notevole arresto nei consensi, trasmigrati nel più moderato Partito Popolare. Come efficacemente notato da Maria Elena Cavallaro (qui il link all’articolo), nella campagna elettorale che ha preceduto le elezioni di Madrid si è intravisto il tentativo dei grandi partiti (Partito Popolare e Partito Socialista) di riaffermarsi all’interno delle proprie coalizioni, puntando su un possibile ritorno di un bipolarsmo riequilibratore del peso delle singole forze in campo, a discapito delle estreme Vox e Podemos.

Vi è poi da chiedersi se i risultati ottenuti a Madrid siano esportabili anche nel resto della Spagna alle future elezioni legislative: ci troviamo di fronte a un nuovo periodo politico spagnolo, che porterà all’ascesa della destra del Partito Popolare nuovamente al Governo?