06 Aprile 2011  

Idee per la Politica

Redazione

Assumendo la presidenza della Fondazione Magna Carta ho raccolto un testimone importante. Poiché oggi FMC per tradizione e per impegno è un punto di riferimento, una voce autorevole nella dimensione pubblica del nostro Paese. Dal 2004, anno della sua nascita, la Fondazione è cresciuta, ha saputo coinvolgere nel dibattito politico e culturale di cui si fa interprete personalità di altissimo profilo, si è aperta a contributi provenienti da realtà differenti, ha accettato, senza alcun riguardo nei confronti del politicamente corretto, le sfide inedite del nostro tempo, consolidando giorno dopo giorno la sua credibilità e l’autorevolezza delle sue proposte.

Queste pagine raccontano molte cose. Raccontano prima di tutto la nostra storia e i traguardi conseguiti grazie all’impegno e alla passione delle persone che, per prime, hanno creduto in questa avventura e alle quali va il mio personale ringraziamento. E poi raccontano gli obiettivi raggiunti e, soprattutto, le sfide aperte. Perché gli anni che ci attendono sono gravidi di aspettative,ma anche di questioni inedite di fronte alle quali la politica dovrà mostrarsi in grado di fornire risposte all’altezza. In quest’ottica, l’auspicio è che un think tank come Magna Carta possa e sappia ricavare gli spazi per “contaminare” la politica delle proprie idee liberali e della loro traduzione in formule concrete per il governo. E che la democrazia italiana, alla stregua di quanto già avviene nel mondo anglosassone, sappia trovare gli strumenti per sfruttare appieno il contributo, piccolo o grande, che dalle Fondazioni culturali può venire. Non come supplenza rispetto al ruolo dei partiti, quanto piuttosto come stimolo all’attivazione di cortocircuiti positivi tra la politica e la società. Magna Carta ci sarà, con convinzione e spirito di servizio, pronta a fare la sua parte.