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Il fascismo e la razza. La scienza italiana e le politiche razziali del regime” – Giugno 2010, pp. 448

Le politiche razziali del fascismo furono dettate esclusivamente da scelte di politica estera, e in particolare dall’alleanza con Hitler, oppure ebbero radici e motivazioni autoctone? Razzismo e antisemitismo furono elementi costitutivi dell’ideologia fascista? quale fu il coinvolgimento della società italiana? E quale il contributo di scienziati e intellettuali? Sono alcuni degli interrogativi cruciali con cui negli ultimi anni si è confrontata la storiografia, nell’intento di fare luce su origini e messa in opera delle leggi raziali antiebraiche volute da regime del 1938.

Giorgio Israel torna sull’argomento e in questo libro documenta con rigore come il razzismo di Stato trovasse sostegno in talune elaborazioni teoriche della scienza italiana, dall’antropologia all’eugenetica, alla edemografia. Quanto al mondo universitario, se per un verso scontò l’espulsione degli scienziati ebrei, per un altro contribuì alla politica razziale del regime, salvo poi, nel dopoguerra, “dimenticarsi” delle compromissioni, in un processo di rimozione che in molti casi dura ancora oggi.