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La Fondazione Magna Carta, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha organizzato a Roma, a Villa Piccolomini, un seminario di lavoro dedicato alla presentazione ad un pubblico di esperti e di addetti ai lavori della bozza di decreto legislativo per la riforma del II ciclo di istruzione e formazione professionale.

Al seminario, introdotto dal presidente della Fondazione, Gaetano Quagliariello, è intervenuta il ministro Letizia Moratti che ha ampiamente illustrato i contenuti del decreto e risposto a numerosissime domande da parte del pubblico.

Il decreto che è ancora in fase di bozza può essere brevemente sintetizzato come segue:

Bozza di decreto legislativo per la riforma del II ciclo di istruzione e formazione professionale

  • In base all’art. 1 della legge delega nr. 53 del 28 marzo 2003 il Governo è tenuto ad adottare uno o più decreti legislativi per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e di istruzione e formazione professionale.
  • Il primo passo è stato fatto nel 2004 per quanto riguarda la riforma della scuola primaria (o I ciclo).
  • La bozza attuale, già consegnata alle Regioni e alle parti sociali interessate, frutto del lavoro di oltre 200 esperti, è stata definita in coerenza con gli indirizzi e le indicazioni dell’Unione europea.
  • Quattro gli obiettivi primari:
    • consolidare e innalzare i livelli culturali nei licei e nell’istruzione e formazione professionale;
    • superare le disuguaglianze sociali dell’attuale sistema educativo, garantendo pari opportunità di scelta anche per gli studenti provenienti da famiglie economicamente o socialmente più deboli;
    • garantire maggiore libertà di scelta e quindi maggior successo formativo per tutti;
    • contrastare la dispersione scolastica elevando l’obbligo scolastico fino al 18° anno di età.
  • L’intento non è di “liceizzare” l’istruzione secondaria ma di stabilizzare e razionalizzare le sperimentazioni già in corso in numerosi istituti di istruzione.
  • Si vuole dare pari diginità formativa a tutti i percorsi di studio, dai licei ai cosiddetti vecchi istituti tecnici.
  • Tutti gli studenti potranno passare da un sistema di istruzione all’altro in qualsiasi momento grazie ad un sistema di crediti e certificazioni.
  • I percorsi di studio potranno essere personalizzati attraverso attività extra scolastiche opzionali, alcune obbligatorie altre facoltative.
  • Per quanto riguarda il passaggio dell’istruzione professionale alle Regioni questo avrà modalità e tempi ancora da stabilire, ma averrà sicuramente in tempi prossimi.

NOTA TECNICA

  • Il II ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione è costituito dal sistema dei licei e dell’istruzione e formazione professionale.
  • Il fine è comune: promuovere la crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, sviluppare la loro autonoma capacità di giudizio e l’esercizio della responsabilità personale e sociale, attraverso le conoscenze relative all’uso delle nuove tecnologie e la padronanza di una seconda lingua europea, oltre l’inglese.
  • E’ data la possibilità di cambiare indirizzo all’interno del sistema dei licei, nonché di passare dai licei al sistema dell’istruzione professionale e viceversa.
  • E’ data la possibilità di alternare percorso scolastico ed esperienze formative in ambiente di lavoro.
  • Il sistema dei licei comprende 8 tipologie di licei (artistico, classico, economico, linguistico, musicale e coreutico, scientifico, tecnologico, delle scienze umane).
  • Alcuni licei si articolano in idversi indirizzi per corrispondere ai diversi fabbisogni formativi.
  • Il percorso di studio dei licei si articola in 2 bienni e 1 quinto anno, 3 segmenti formativi connotati ciascuno da un ruolo specifico e da una valenza educativa e culturale ben caratterizzata negli orari, nelle discipline di studio e negli indirizzi.
  • I percorsi di istruzione e formazione professionale, analogamente a quelli liceali, sono finalizzati al conseguimento da parte dello studente del medesimo profilo educativo, culturale e professionale.
  • I livelli essenziali delle prestazioni, che costituiscono requisiti per l’accrediatamento delle istituzioni formative da parte delle Regioni, riguardano:
    1. l’offerta formativa che deve essere soddisfacemente organizzata dalle Regioni;
    2. l’orario minimo annuale e l’articolazione dei percorsi formativi (Avvio contestuale a quello scolastico, orario obbligatorio minimo di 990 ore come il sistema dei licei, 2 percorsi di istruzione e formazione professionale – triennale e quadriennale – ).
  • I percorsi devono aiutare l’inserimento attivo nella società e nel mondo del lavoro e delle professioni, sulla base dei fabbisogni del territorio, nel rispetto di standard minimi che garantiscano le competenze necessarie a formare una determinata figura professionale spendibile sul piano nazionale ed europeo.
  • Legati agli standard minimi sono i requisiti dei docenti e nei confronti degli studenti un serio criterio di valutazione e certificazione delle competenze.
  • Fondamentale è sempre la possibilità del passaggio tra i sistemi formativi liceale e professionale con la definizione di un sistema di corrispondenze tra crediti scolastici e crediti formativi.

Il graduale trasferimento degli istituti professionali di Stato alle Regioni sarà attuato secondo tempi e modalità concordate con le Regioni medesime.