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 Genova 24 Ottobre 2009

All’Onorevole Senatore Gaetano Quagliariello

Presidente Onorario della Fondazione Magna Carta

           Desidero esprimere il mio cordiale apprezzamento per l’Incontro di studio che la Fondazione Magna Carta ha promosso a Norcia. Esso continua la felice intuizione di affrontare e approfondire temi di grande attualità e importanza culturale e sociale. Oltre ad essere un valore in se stesso, in quanto occasione per un confronto serio, sereno e costruttivo, l’iniziativa si offre come un contributo culturale per la riflessione comune e risulta stimolo prezioso nel dibattito pubblico.

           Il tema, poi, scelto come tema dell’Incontro – la sfida antropologica – riveste un’urgenza e una centralità uniche, essendo evidente quanto il volto dell’umano, cioè lo specifico della persona in quanto tale, sembra essere sempre più sfumato e vago. E’ urgente, pertanto, ritrovare negli spazi della razionalità il cuore teoretico e propulsore dell’antropologia, essendo l’uomo il centro e il fine di ogni attività, della società e dello Stato. Essendo egli sempre più di se stesso in qualunque sua manifestazione, e avendone universale e costante esperienza, l’uomo si trova per costituzione aperto e chiamato alla Trascendenza. La ragione lo porta sulla soglia della finitezza ontologica di cui è parte, e da quella soglia avverte la vertigine dell’Infinito che percepisce non solo come il suo Destino, ma anche come il suo Principio. Questa universale esperienza illumina la profonda costituzione del suo essere, la sua incomparabilità nell’universo naturale, e la sua stessa insopprimibile dignità.

           La fede cristiana illumina tale cammino con la rivelazione dell’uomo, immagine e somiglianza di Dio Creatore, e figlio nel Figlio. Questa bellezza risiede nell’essere umano consegnato alla sua responsabilità. Questa non è avulsa e solitaria, ma vive di fronte alla verità che la rispetta ma anche la misura: è la verità del nucleo ontologico che precede e orienta l’agire morale di ogni uomo. Guardando con onestà e fiducia a questo nucleo, il singolo e la società possono costruirsi secondo la linea dell’autentico e integrale umanesimo.

          Con tali voti mi è gradito rinnovare a Lei, Sig. Presidente, agli organizzatori e ai relatori, nonché ai partecipanti a questo Incontro, i miei cordiali e deferenti saluti.

                

Angelo Card. Bagnasco

Arcivescovo Metropolita di Genova

Presidente della Conferenza Episcopale Italiana