Privacy Policy Cookie Policy

 

Di recente, sia il cancelliere tedesco Angela Merkel che il premier britannico David Cameron hanno denunciato il fallimento del multiculturalismo. Ancora prima, altri uomini politici e movimenti europei si erano accorti che il modello multiculturale era entrato in crisi, e che la politica dell’indifferenza mostrata da Bruxelles e dai fautori del “multikulti” stava solo contribuendo alla creazione di veri e propri “ghetti” nelle grandi metropoli occidentali.

La fondazione Magna Carta, da sempre attenta a queste questioni, nel 2011 ha dedicato al tema della fine del multiculturalismo la sua tradizionale Lettura Annuale, affidata al leader politico olandese Geert Wilders. La convinzione di fMC è che le recenti prese di posizione inglesi e tedesche non bastano per segnare un cambio di rotta. L’urgenza posta dalla situazione attuale richiede risposte efficaci e al passo coi tempi. Come conciliare la lotta all’immigrazione clandestina e il rispetto dei diritti umani? Quale ruolo deve avere l’Europa nel controllo delle frontiere? Cosa si intende per “integrazione” e quando un immigrato può dirsi integrato? Esistono culture che più difficilmente di altre si prestano a convivere con la nostra?

Diventa quindi necessario, di fronte ai consistenti flussi migratori che provengono e presumibilmente continueranno a provenire dalla sponda africana del Mediterraneo, che la riflessione su un nuovo paradigma politico venga guidata dai due Paesi più vicini al Nordafrica, Italia e Spagna.

Per contribuire al dibattito sul tema, lunedì 6 giugno alle ore 15.30 avrà luogo – presso la Sala del Caminetto della Fondazione Magna Carta (Via dei Lucchesi 26, Roma) – una giornata di studio sul fallimento del multiculturalismo, organizzata da fMC e da FAES – Fundaciòn para el anàlisis y los estudios sociales, la più importante fondazione spagnola impegnata a diffondere il pensiero liberale, presieduta da Josè Maria Aznar, ex Presidente del Governo spagnolo. Sulle pagine della rivista della Fondazione, Cuadernos de pensamiento politico, è stata più volte denunciata la leggerezza con cui si è dato per scontato che i diritti umani fondamentali e i fondamenti dello Stato di Diritto potessero essere immediatamente riconosciuti e assimilati dagli immigrati provenienti da realtà diverse. L’auspicio è che dalla collaborazione tra fMC e FAES possa sorgere una visione dell’uomo sottratta alle astrattezze universalistiche dell’illuminismo e più vicina alla tradizione liberale, europea, occidentale, giudaico-cristiana.

Il programma                     

Italia e Mediterraneo: perché una politica comune dell’Ue rispetto all’ondata migratoria del nord Africa?
Gaetano Quagliariello (Vicepresidente Vicario del gruppo Pdl al Senato della repubblica)

Convivenza tra cristiani e mussulmani in Spagna
Andrés Ollero
(Docente di Filosofia del Diritto presso l’Universitá Rey Juan Carlos di Madrid e membro della Real Academia de Ciencias Morales y Políticas)

Integrazione e cittadinanza: proposte del Pdl
Maurizio Gasparri (Presidente del gruppo Pdl al Senato della Repubblica)

Ceuta e Melilla: politiche di integrazione degli immigrati e sicurezza delle frontiere
José María López Bueno (Presidente della Societá Pubblica per la Promozione Economica di Melilla)

Il problema delle donne immigrate in Italia
Souad Sbai (Membro della Camera dei Deputati)

La sinistra spagnola e l’uso politico del multiculturalismo
Javier Zarzalejos (Direttore dell’Area di Costituzione e Istituzioni della Fondazione FAES)

Introduce Maria Elena Cavallaro