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Si è costituita quest’oggi a Roma l’associazione Hamu, che dà vita ad un ThinkTank di esperti impegnato nell’analisi e nella soluzione di problemi complessi in campo economico e sociale nell’area di Abruzzo, Marche e Umbria.

L’associazione, che presto registrerà altre adesioni, è inizialmente composta dai seguenti soci fondatori:
  • Federazione degli industriali dell’ Abruzzo
  • Confindustria Marche
  • Confindustria Umbria
  • GSSI – Gran Sasso Science Institute
  • UNIPG – Università degli studi di Perugia
  • UNIVAQ – Università degli studi dell’Aquila
  • UNIVPM – Università Politecnica delle Marche
  • Fondazione Aristide Merloni
  • Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia
  • Fondazione Magna Carta.
“L’associazione Hamu – afferma il coordinatore del progetto Gian Mario Spacca – si ispira a criteri di semplicità, velocità, concretezza e competenza e intende creare un’alleanza tra protagonisti depositari di conoscenze scientifiche e tecnologiche, particolarmente orientate a sostenibilità e sviluppo digitale con soggetti animati da un forte spirito imprenditoriale disponibili a investire risorse umane e finanziarie in percorsi di crescita innovativa.”
L’associazione Hamu, frutto di un lungo lavoro preparatorio – afferma il Presidente della Fondazione Magna Carta, Gaetano Quagliariello –, è il tentativo di mettere insieme le energie di diverse realtà che provengono da ambiti diversi, dal settore economico all’ambito di studio fino a quello culturale. In un momento nel quale tornare a parlare di sviluppo del Paese non è più un’opzione ma una necessità vitale – conclude -, unire le forze dalla parte delle aree interne è una iniziativa alla quale Magna Carta, che insieme all’Università dell’Aquila e alla fondazione OSA di Confindustria L’Aquila si concentrerà in particolare sul territorio abruzzese, aderisce con grande determinazione ed entusiasmo”.

L’associazione opererà  essenzialmente su quattro aree di riferimento:

a) start up e nascita di nuove attività imprenditoriali;

b) crescita dimensionale delle imprese;
c) sviluppo del capitale umano e competitività territoriale;
d) monitoraggio e misurazione dei risultati degli investimenti.
“Il progetto di creare un Hub di questa natura è emersa a luglio 2020 – racconta Francesco Merloni – nel Comitato Scientifico della Fondazione Aristide Merloni presieduto da Enrico Letta, nella sessione guidata dal Presidente di CDP, Giovanni Gorno Tempini, cui parteciparono molti dei protagonisti che oggi hanno dato vita all’associazione Hamu”.
Il rettore dell’Università di Perugia, Maurizio Oliviero, presidente in coming della neonata associazione precisa che “la riorganizzazione del sistema bancario sul territorio, con l’arrivo di grandi player nazionali e internazionali e la decisione di CDP di realizzare uffici territoriali nelle tre regioni, favoriscono la nascita di un hub che rifletta adeguatamente sugli indirizzi di competitività territoriale in una prospettiva interregionale di crescita, sostenibilità, sicurezza e connettività”. L’associazione intende interagire soprattutto con le istituzioni nazionali e regionali, con i grandi player del territorio, con istituti di ricerca e sviluppo tecnologico, attraverso approfondimenti, valutazioni, indirizzi circa le modalità di utilizzo delle risorse di Next Generation, Green New Deal, fondi liberi nel Bilancio Europeo e fondi strutturali, finalizzati allo sviluppo di infrastrutture, servizi e imprese in una prospettiva macro-regionale .