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L’antipolitica oggi è come un tritacarne, nel quale ci finiscono tutti e tutto. Per quanto sia comprensibile e per molti versi legittima la diffusione di un sentimento del genere tra i cittadini, preoccupa il fatto che i media ne cavalchino l’onda senza fare né distinzioni né approfondimenti. Noi della Fondazione Magna Carta, citata sulla stampa insieme ad altre realtà in relazione ai finanziamenti pubblici ricevuti tramite il 5 per mille, siamo aperti al confronto e a rispondere a chi fosse interessato a saperne di più su di noi, sulle nostre attività e su come ci finanziamo. La trasparenza e la chiarezza fanno parte della nostra essenza liberale. Proprio perché crediamo in questi valori, pubblichiamo due articoli che recentemente hanno affrontato la questione con toni polemici e un articolo che punta invece a spiegare le ragioni di un modo diverso di fare informazione.

“Perché chi attacca le fondazioni fa il gioco dell’antipolitica” (di Roberto Santoro – L’Occidentale)

“Ventuno leggi in sette anni e niente controlli. I soldi del volontariato anche ai politici” (di Sergio Rizzo – Corriere della Sera)

“Finanziamento pubblico mascherato per le fondazioni politiche” (di Massimo Teodori – Corriere della Sera)