Ricerca: ripartire dal lavoro del ministro Moratti
“Più che di slogan e nuove commissioni, per la ricerca c’è l’urgenza di rilanciare e di dare continuità al lavoro già intrapreso dal ministro Moratti”. Lo dichiara il senatore Gaetano Quagliariello. “Per quanto riguarda il Cnr – prosegue Quagliariello -, va completata l’attuazione della riforma che ha sostituito gli istituti con i dipartimenti, rendendo i saperi più fluidi e interdisciplinari, e dunque più rispondenti alle esigenze della scienza del Ventunesimo secolo. Inoltre, va ancor più accentuato il collegamento tra Cnr e sistema produttivo, affinché questo ente possa caratterizzarsi sempre più come il centro studi del ‘sistema Paese’, ed ovviare alla mancanza di massa critica dell’ambito privato, dovuta in parte anche alla realtà del nostro sistema industriale, in cui prevale la piccola e media impresa. E’ poi urgente – conclude il senatore azzurro – svegliare la nostra università dopo due anni di letargo. Solo se introdurremo presto incentivi economici, concorrenza e valutazione sarà possibile frenare un declino legato più a ragioni culturali e strutturali che alla scarsità dei finanziamenti. Alcuni tratti dell’università italiana ricordano quelli di un Paese post-sovietico. Per liberalizzare questo settore c’è bisogno di volontà politica prima che di soldi”.