12 Settembre 2011   •  News

Africa Settentrionale e Medio Oriente: rischi, opportunità e nuovi equilibri internazionali

Redazione

Chi ha fatto cadere il dittatore tunisino? Chi sono i manifestanti di piazza Tahir e i ribelli libici? Perché l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi hanno minacciato di mandare in Bahrain le loro truppe per fermare i tumulti? Chi vuole salvare il Presidente siriano Bahar Assad? E perché? Quali saranno i risvolti internazionali del crollo dei regimi del Nord Africa?

Sono trascorsi ormai otto mesi dall’inizio della “Primavera Araba”. La Tunisia fu la prima, con proteste popolari contro il caro vita che costrinsero il Presidente Ben Ali ad andarsene a metà del suo quinto mandato, ma la situazione del Paese è ancora molto poco chiara.

Poi fu la volta dell’Egitto. I ragazzi di piazza Tahrir mostrarono la loro determinazione per liberarsi dalla tirannia del regime di Hosni Mubarak. Tuttavia, c’è stato solo uno scambio fra Mubarak e i suoi generali e non si stanno creando i presupposti necessari al radicamento della democrazia.

Con un effetto domino le rivolte si sono spostate in Libia e in Siria. In Libia la protesta contro il colonnello Muammar Gheddafi si è trasformata in una guerra civile tra gli insorti e le forze lealiste di Gheddafi. Il regime del Rais è virtualmente morto ma la successione apre complessi scenari geopolitici, tribali e religiosi; la guerra civile ha creato rancori, spaccando il Paese e non si vede una leadership democratica in grado di iniziare la ricostruzione politica ed economica.

In Siria le diffuse proteste contro il Presidente Bashar Assad sono iniziate lo scorso marzo ma non c’è alcuna certezza di cambiamento di regime, mentre continuano gli scontri tra le forze di sicurezza di Assad e le migliaia di persone che sfidano la polizia in assetto di guerra: aumentano le vittime civili così come i profughi diretti in Turchia.

Quale sarà l’esito delle  rivolte arabe? Quale ruolo avrà l’Occidente in Africa del Nord e nel Levante, di fronte a questa ancora incerta transizione? A queste domande hanno cercato di trovare una risposta il Generale Gianni Marizza (giornalista e scrittore, docente di geopolitica e gestione delle crisi), Luigi Mennella (Chief Performance Monitoring Officer African Development Bank), Carlo Panella (Giornalista esperto in questioni del Medio-Oriente) e l’On. Patrizia Paoletti Tangheroni (Vice-Presidente Nazionale dell’Associazione Valori e Libertà), introdotti da Daniela Dondi (Vice-Presidente dell’Associazione Libero Arbitrio). E’ intervenuto il Sen. Gaetano Quagliariello (Presidente d’Onore della Fondazione Magna Carta e Vice-Capogruppo Vicario al Senato del gruppo PDL), Marisa Malavasi (Presidente dell’Associazione Libero Arbitrio) e l’On. Isabella Bertolini (Presidente Nazionale dell’Associazione Valori e Libertà).