
“Collocare i giovani nel domani: questo l’obiettivo”
Benevento. Il viaggio verso l’Europa comincia da qui. Dai volti e dagli sguardi dei ragazzi che dalle prime ore del pomeriggio affollano la hall dell’albergo in attesa che inizi questo percorso formativo volto ad approfondire e migliorare le conoscenze e le competenze in ambito politico. Ragazzi che, a dispetto della crisi e della sfiducia che pervade ed attraversa un’intera generazione, sono la testimonianza di chi ancora crede che un’altra via sia possibile, che un’altra strada possa essere percorsa mettendosi in gioco attraverso una formazione specialistica com’ è questa della Spring School di Magna Carta Campania.
Il primo giorno di questa Alta Scuola di Formazione Politica è stato tutto questo e altro ancora. Ad aprire i lavori è stata Erminia Mazzoni, europarlamentare PPE-PDL, “padrona di casa” e sponsor istituzionale della Spring School, che ha sottolineato l’importanza “di collocare i giovani in una prospettiva futura, nel domani”. Un intervento, quello della Mazzoni, denso di speranza e propositività; di incoraggiamento a tutti i partecipanti ad essere attori primari al fine di “divenire responsabili della politica”.
Dopo una breve introduzione sugli aspetti scientifico-didattici delle lezioni da parte del Prof. Michele Affinito, responsabile scientifico della Spring School, abbiamo assistito all’intervento del Prof. Domenico Villacci che, con competenza e coinvolgente passione, ha affrontato il delicato tema della green energy e dell’economia sostenibile. Un tema, quest’ultimo, di spiccata attualità, destinato ad assumere un ruolo chiave nel futuro dell’economia europea. Nelle parole di Villacci è emersa chiaramente la necessità di “creare un mercato integrato dell’energia elettrica paneuropeo”, nonché l’urgenza di “realizzare sistemi largamente interconnessi”.
Il coffee break, alla fine della lezione, oltre a ricaricare le pile, ha offerto a tutti la possibilità di conoscersi meglio e di scambiare opinioni ed esperienze sui propri percorsi formativi e professionali.
Ad attenderci alla ripresa dei lavori, la lezione del Prof. Paolo Ricci sulle cause della crisi economico-finanziaria e le sue interconnessioni con la sfera politica. Un discorso di grande spessore umano ed accademico che ha certamente rapito l’attenzione della platea ed ha coinvolto tutti noi in un dibattito molto informale ma allo stesso tempo di grande interesse e partecipazione. L’attenzione è stata rivolta in particolare al rapporto tra identità ed economia, in una visione in cui “le imprese si deresponsabilizzano; l’economia non ha confini e di conseguenza non è più subordinata alla politica; e dove il diritto diventa arrendevole”.
Un quadro che, lungi dall’essere una mera rappresentazione in negativo della realtà odierna, sottolinea con onestà intellettuale le problematicità dell’attuale sistema economico-finanziario , delineando al tempo stesso le possibili soluzioni e le strade da percorrere per arginare gli squilibri derivanti da una globalizzazione senza controlli.
A concludere una giornata intensa, ma ricca di spunti di riflessione, l’intervento di Antonio Cancian, europarlamentare PPE-PDL veneto, con cui abbiamo affrontato il delicato tema dei project bonds come possibile alternativa al prolungarsi della crisi. La schiettezza e la pragmaticità di Cancian hanno avuto il merito di enfatizzare le difficoltà dell’Unione Europea di tradurre dal teorico al pratico azioni mirate al raggiungimento di obiettivi condivisi. Cancian ha concluso sottolineando l’importanza di vedere questi strumenti come possibili investimenti per uscire dalla crisi, aprendosi sempre più alla prospettiva globale.
La prima tappa del viaggio finisce in tarda serata, al termine di una cena in compagnia dei relatori e dello staff. Un momento di condivisione ed un’occasione per stringere amicizia, confrontarsi, dialogare o, più semplicemente, stare insieme. Una generazione, la nostra, che ascolta, discute, spera. Che sa aspettare e costruire il futuro. Il più europeo possibile.