Gli alleati e la Resistenza italiana
Il volume di Tommaso Piffer, Gli alleati e la Resistenza italiana (Bologna, Il Mulino, 2010), rappresenta una sintesi equilibrata e originale di un tema a lungo dibattuto dalla storiografia sulla Resistenza. Attraverso una gran quantità di documenti inediti, prodotti soprattutto dai servizi segreti americani e inglesi, l’Autore mostra la volontà alleata di massimizzare lo sforzo militare della Resistenza e sostenere l’unità delle forze politiche che componevano il CLN e il governo nazionale. Gli alleati inviarono mezzi, finanziamenti e agenti di collegamento dietro le linee nemiche e il loro appoggiò fu tale che, come ammise poi Ferruccio Parri, senza gli alleati il CLN Alta Italia «avrebbe dovuto pressappoco chiudere bottega». Contrariamente a quanto si è creduto per lungo tempo, nonostante la consapevolezza della forte presenza comunista all’interno della resistenza, la politica alleata non fu determinata da pregiudizi ideologici né intenzioni discriminatorie. La prospettiva aperta da Piffer consente di ricostruire la complessità del fenomeno resistenziale italiano inserendolo in un contesto più ampio, quello della Resistenza Europea, e sottraendola alle polemiche che per lungo tempo ne hanno caratterizzato lo studio.
Saranno presenti
Tommaso Piffer, laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano, ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia contemporanea all’Università degli Studi di Bologna, con una tesi sui rapporti tra gli alleati angloamericani e la Resistenza italiana tra il 1943 e il 1945. Nel 2005 ha pubblicato per Mondadori Il banchiere della Resistenza, la prima biografia del presidente del CLNAI Alfredo Pizzoni. Nel 2007 è stato Junior Scholar presso il Woodrow Wilson International Center for Scholars di Washington, ed è attualmente cultore della materia di storia contemporanea presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Milano. Ha scritto saggi per varie riviste di ricerca storica, tra cui «Nuova storia contemporanea», «Ventunesimo secolo» e «Mondo contemporaneo».
Ennio Caretto, corrispondente negli anni Settanta de «La Stampa» da Londra, Bruxelles e Mosca (donde venne espulso per «attività antisovietica»). Ha rivestito dagli anni Ottanta sino al 2009 il ruolo di corrispondente da Washington per «La Repubblica», «La Stampa» e il «Corriere della Sera», col quale collabora continuativamente. Nell’arco di venticinque anni ha viaggiato in tutto il mondo al seguito dello staff della Casa Bianca. Già direttore di «Stampa Sera», ha scritto libri sulla guerra del Vietnam, sulla presidenza Clinton e sui rapporti tra Italia e USA nell’immediato dopoguerra. Attualmente ha in preparazione un saggio sul sistema elettorale americano.
L’iniziativa si svolgerà Sabato 14 maggio, ore 11.30 a Verona, Circolo Ufficiali c/o Verona Castelvecchio, c. so Castelvecchio – Sala dei Giochi (I° piano)
Ingresso libero alla cittadinanza