
Rafforzare il senso di cittadinanza comune per rafforzare l’Europa
Le discussioni sul futuro economico e politico dell’Europa sono state approfondite attraverso un focus sulla cittadinanza europea, durante la seconda giornata di studio della Spring School 2013 di Magna Carta Campania. Una giornata intensa, ricca di spunti di riflessione e di nuove prospettive.
Il tema centrale, quello della cittadinanza, si lega al principio di sussidiarietà in una parabola che parte dalla delimitazione dell’esercizio delle competenze – in ambito regionale, nazionale e sovranazionale – per divenire baluardo della salvaguardia e centralità dell’iniziativa, dell’autonomia del cittadino europeo. Da narratori di una storia, il Professor Tufarelli e la Professoressa Tartaglia Polcini hanno rispettivamente rintracciato il filo rosso delle cause fondative dell’impasse europea e l’innovativa genesi della sussidiarietà nel mondo cattolico. Nell’anno della cittadinanza è fondamentale considerare le diverse identità dell’Europa e le opportunità che il Trattato di Lisbona ha introdotto con il diritto di iniziativa dei cittadini. Il Professor Tufarelli, Capo di Gabinetto del Ministro per gli Affari Europei, si è mostrato molto disponibile a dialogare: raccontandosi ci ha offerto degli insight che ci hanno permesso di entrare nelle dinamiche decisionali e nei negoziati a livello europeo, permettendoci di comprendere le motivazioni, i limiti e le opportunità di chi agisce su mandato.
La testimonianza personale di Manuela Conte, Responsabile dell’Ufficio per l’Italia del Gruppo PPE al Parlamento Europeo, ha introdotto la fase pomeridiana della giornata. Un messaggio di speranza per chi, come chi scrive, ha iniziato la propria carriera con un percorso di studi politologico e, soprattutto, con la voglia di realizzare un sogno che i più reputano impossibile ma che il proprio animo spinge a inseguire. L’idea di cercare con entusiasmo di contribuire al progetto Europa è il segnale di una volontà di investire sul progetto mettendoci il cuore.
Sempre nella fase pomeridiana, il bilancio europeo ha tenuto banco nella tensione tra rigore e crescita, tra provocazioni anti-globali e sfide inattese. Magdi Cristiano Allam, Vicepresidente del Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia, Andrea Cozzolino, Vice Capogruppo S&D-PD e Giovanni la Via, Capogruppo PPE-PDL, hanno animato il dibattito incentrato sul grand marchandage del bilancio, con il direttore del Denaro, Alfonso Russo, nelle vesti di moderatore.
La discussione non si è però limitata al prossimo Quadro Finanziario Pluriennale, ma ha affrontato anche altre tematiche essenziali per il futuro dell’Unione europea. Adeguare le istituzioni, tassare le transazioni finanziarie, modificare la Bce sono emerse come parole d’ordine. Il bello di una Plenaria in cui diverse posizioni si incontrano e si scontrano in un risultato ricco di opzioni e soluzioni.
Punti di vista che si fondono nell’idea che il nodo sia l’Europa e che il mandato futuro delle istituzioni dell’Unione sarà decretato dai cittadini europei. Un dibattito stimolante, perché ogni analisi ha dato luogo a mille domande, perché le sollecitazioni dei nostri compagni ci hanno portano a pensare, e ancora a riflettere. Perché oggi si è respirato un senso di appartenenza e ci siamo sentiti cittadini europei. La lezione è che questo non è un Paese per pigri. Non bisogna aspettare che il legislatore legiferi, ma richiedere, promuovere, informarsi. E oggi in quest’aula il dibattito è stato vivo.