01 Novembre 2010   •  News

Su innovazione e ricerca nuova legge regionale con un occhio rivolto alle Pmi

Redazione

La Regione Abruzzo risponde al mondo delle piccole e medie imprese e lo fa mettendo a punto una legge che le incoraggia a partecipare ai programmi comunitari in materia di innovazione e ricerca.

E’ questo, infatti, l’obiettivo della norma approvata dal Consiglio regionale dell’Abruzzo (Legge regionale per incoraggiare la partecipazione al VII Programma Quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico e al Programma Quadro sulla competitività ed innovazione nell’Unione Europea) che viene incontro alla dichiarata esigenza delle Pmi di trovare nuove strategie per restare competitive sul mercato.

Seguendo un orientamento condiviso da molte regioni, il consiglio regionale dell’Abruzzo punta dritto al problema, che per le piccole e medie imprese riguarda la ricerca e che si traduce in un principio fondamentale: la sfida innovativa.

“L’Abruzzo – sottolinea il consigliere regionale Federica Chiavaroli – è una delle regioni italiane che presenta in Europa meno proposte progettuali e l’auspicio è che con questa legge sarà possibile recuperare in tempi brevi questo gap, attirando così sul nostro territorio le preziose risorse che la Comunità Europea destina alla crescita e allo sviluppo economico. A tal fine la regione promuoverà e coordinerà iniziative di animazione territoriale, informazione e sostegno finanziario alle organizzazioni pubbliche e private affinché possano tempestivamente presentare proposte progettuali nell’ambito del Settimo programma quadro e del Programma Quadro sulla Competitività e sull’Innovazione”.

Tutto questo, nella convinzione che la parola d’ordine oggi è guardare avanti e compito delle istituzioni è mettere in campo iniziative in grado di favorire lo sviluppo del sistema produttivo, in quella che rappresenta ormai una strada obbligata per non arretrare. Lo sviluppo tecnologico, l’innovazione, la ricerca scientifica, rappresentano in questo senso gli strumenti basilari e irrinunciabili in quanto consentono anche alle realtà più piccole di inserirsi un una rete “globale” di conoscenze. Come ha sottolineato nei giorni scorsi anche la presidente di Confindustria, Emma Mercegaglia, “la tecnologia, la tecnica, l’innovazione e la ricerca possono far tornare la crescita come prima della crisi”.

Con un occhio di riguardo proprio alle Pmi che costituiscono l’ossatura economica del nostro paese ma che per non perdere terreno, specie in un momento di crisi generalizzata, devono connettersi al sistema delle conoscenze, aumentando il grado di competitività. A sottolinearlo è il vicepresidente del gruppo Pdl al Consiglio regionale, Emiliano Di Matteo, che promette particolare attenzione alle Pmi, “i cui progetti, nel bando che sarà emesso entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge, avranno priorità sugli altri. Un’iniziativa – conclude Di Matteo – tanto più fondamentale in un momento come quello attuale, in cui le risorse proprie che la Regione può destinare al sistema economico, sono scarse”.