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1) A Oriana Fallaci la dedica per la terza edizione della Summer School di Magna Carta

“Stavolta non mi appello alla rabbia, all’orgoglio, alla passione. Mi appello alla ragione. e insieme a Mastro Cecco che di nuovo sale sul rogo acceso dall’irragionevolezza ti dico: bisogna ritrovare la Forza della ragione”

– Oriana Fallaci, La Forza della ragione (2004) –

Siamo certi che con l’intitolazione a Oriana Fallaci si sceglie la via del coraggio e della responsabilità. Il suo messaggio, lasciato orfano proprio da quella sinistra che a lungo in passato l’ha applaudita e difesa, è stato ritenuto da molti intellettuali perlopiù scomodo, imbarazzante e inopportuno. Avrebbe – secondo molti benpensanti – fatto meglio a tacere, a trincerarsi dietro il buonismo e il solidarismo, figli di una cultura del ’68 che a lungo ha nutrito l’accademia italiana e che ancora stenta a lasciare i banchi dell’università. Anche per questa ragione noi vogliamo ricordare Oriana Fallaci, per dar voce al suo pensiero in un momento obiettivamente difficile per il mondo occidentale, per far si che non vincano quanti vogliono che il suo nome cada nell’oblio. L’Europa è sempre più esposta alla crescente instabilità portata dalla minaccia di un nuovo totalitarismo: il fondamentalismo islamico. Di fronte alla paura di molti, Oriana Fallaci ha avuto il coraggio di usare la sua penna in difesa degli irrinunciabili valori occidentali e della Libertà. Come lo stesso Senatore Quagliariello ha più volte ricordato: «in presenza di una sfida posta sul piano religioso alla civiltà occidentale, Oriana Fallaci, da donna, non credente e di sinistra ha compreso la necessità di un’alleanza tra fede e ragione, che poggi su un retroterra culturale comune, quello della Libertà con la lettera elle maiuscola». Tutti noi ci sentiamo di abbracciare questa posizione perché crediamo che colga a fondo il senso stesso della missione di Magna Carta, fondazione che non è nata per difendere un’ideologia politica, ma un sistema di valori proprio del mondo a cui apparteniamo e che rischia – oggi più di ieri – di perdere la propria identità.

Oriana Fallaci, esempio di chiarezza morale e grande onestà intellettuale, se ne è andata lasciandoci questo lucido testamento: “l’occidente ama la vita”. A due anni dalla sua scomparsa, ancora oggi, 11 settembre 2008, dopo sette anni dal drammatico attentato alle torri gemelle, il suo forte e coraggioso messaggio continua a rivelarsi di grande attualità. i suoi scritti appartengono a quella grande eredità del pensiero geopolitico che è incentrata soprattutto sulle riflessioni di Samuel Huntington. Oriana Fallaci rappresenta per noi giovani studenti della Fondazione Magna Carta un personaggio fondamentale, dal momento che si è fatta interprete della necessità di un risveglio morale dell’occidente di fronte ad una passività che investe le coscienze dei popoli europei. Grazie Oriana, grazie Magna Carta per averci dato l’occasione di ricordarti pubblicamente!

 

2) Le lettere di Gaetano Quagliariello e di Sandro Bondi