Popolo e leader, il tempo dei partiti nuovi

Prefazione di Silvio Berlusconi

Ottobre 2007

Forza Italia è nata con la volontà di trasformare profondamente la politica. Un’idea che è diventata movimento di popolo e forza di cambiamento all’insegna dei valori di libertà. Dopo il crollo dei partiti storici della Repubblica, Forza Italia ha dato rappresentanza a idee e culture maggioritarie nel Paese divenute orfane dei tradizionali riferimenti politici. Abbiamo così impedito che prendesse il sopravvento una deriva giustizialista, di cui ancora affiorano prepotenti i sussulti, che avrebbe retrocesso gli uomini liberi di questo Paese alla condizione di sudditi.

I nostri avversari erano certi di riuscire a cancellare Forza Italia allo stesso modo col quale avevano eliminato gli altri partiti democratici attraverso l’uso politico della giustizia. Avevano fatto male i conti. Dopo oltre tredici anni, Forza Italia è il partito che raccoglie il maggior numero di consensi, il partito che rappresenta ed esalta i valori e gli ideali radicati nella tradizione e nei sentimenti del nostro popolo.

n questo volume Vi proponiamo le riflessioni emerse nel corso di un convegno organizzato a Firenze dalla Fondazione Magna Carta e dal coordinamento regionale di Forza Italia della Toscana a metà dicembre 2006. Pochi giorni dopo quel 2 dicembre in cui, in piazza San Giovanni a Roma, due milioni di persone avevano reso evidente quanto profondo fosse il radicamento popolare di Forza Italia e quanto diffusa la volontà che le forze della libertà ritornassero al più presto a governare l’Italia. Il convegno aveva un titolo impegnativo: “Partito carismatico e Istituzioni: quale equilibrio?”.

Vi hanno partecipato studiosi di diversi orientamenti. Alcuni di essi ben disposti verso il centrodestra, altri decisamente critici. A tutti va il nostro ringraziamento per aver contribuito, con un rigore scientifico arricchito dalla diversità dei punti di vista, ad una riflessione oggi di grande attualità. Da quella riflessione si ricava la conferma della portata rivoluzionaria del ruolo di Forza Italia nella trasformazione in senso democratico e liberale della vita politica italiana.

Dopo essere stata per cinque anni il pilastro della maggioranza che ha governato il Paese, Forza Italia riafferma oggi il suo ruolo di guida verso nuovi obiettivi. Primo tra tutti, la nascita di un partito che riunisca tutto il popolo della libertà.

Lo spettacolo indecoroso offerto dalla sinistra e le conseguenze nefaste che l’azione del governo Prodi ha inflitto agli italiani, senza distinzione di classe sociale, rendono ancora più pressante la nostra responsabilità. Dobbiamo e vogliamo essere una forza politica al servizio dei cittadini, una forza capace di esprimere una precisa idea dell’Italia, di interpretarla e di metterla in atto.

Dobbiamo continuare ad essere diversi rispetto a quei partiti e a quelle oligarchie autoreferenziali che consideravano e considerano gli elettori solo un mezzo per il conseguimento dei propri scopi. Noi siamo al servizio della gente e non il contrario.

Il grande partito dei liberali e dei moderati a cui tendiamo si iscrive nel solco dei valori del cristianesimo, del liberalismo, del socialismo democratico, della laicità. Questo nuovo soggetto politico nascerà tanto prima quanto più Forza Italia sarà forte perché è compito di Forza Italia farsi interprete dei valori fondanti di questo Partito delle libertà attraverso il proprio statuto, attraverso i propri uomini, attraverso il proprio messaggio, attraverso la selezione di una classe dirigente in grado appunto di Forza Italia deve essere ed è il punto fermo di questa strategia.

Convinto di questo e dell’efficacia degli appassionati sforzi di Sandro Bondi, di Fabrizio Cicchitto, di Giulio Tremonti e degli altri nostri dirigenti, garantisco che continuerò ad assicurare a Forza Italia, il partito che ho l’orgoglio di aver fondato, tutto l’affetto e l’impegno di cui sono capace.

Siamo chiamati ancora una volta ad indicare e ad aprire la via maestra della vita politica italiana.

È un compito a cui non possiamo sottrarci, convinti come siamo che la difesa della libertà sia la missione più alta e più nobile a cui possiamo essere chiamati.

Indice

Prefazione

Silvio Berlusconi

“Forza Italia: anatomia di un partito” di Denis Verdini

“Il tempo del partito” di Sandro Bondi

“La rivoluzione carismatica” di Gaetano Quagliariello

“Partito carismatico e Istituzioni, quale equilibrio?”
Atti del convegno, Firenze, 15 dicembre 2006

“Il partito carismatico e le Istituzioni” di Ginevra Cerrina Feroni

“I partiti e la Costituzione, oggi: per una nuova integrazione” di Nicolò Zanon

“I partiti, la “Costituzione” che c’è e quella che verrà” di Paolo Pombeni

“Quanto debbono pesare i partiti sugli organi costituzionali?” di Massimo Rubechi

“Gli organi costituzionali e l’influenza dei partiti” di Ida Nicotra

Forza Italia: il tempo del partito

“La difficile convivenza: il partito degli elettori e la democrazia interna” di Luigi Compagna

“La democrazia degli elettori” di Oreste Massari

“Epitaffio per la (nuova) legge elettorale” di Tommaso Edoardo Frosini

“I partiti e il sistema elettorale” di Giovanni Guzzetta

“Le condizioni politiche per la leadership carismatica” di Fabio Grassi Orsini

“Partiti, mass media e nuove tecnologie” di Giancarlo Bosetti

“Un partito non è un blog” di Angelo Mellone

“Leadership e innovazione. Le esperienze del Partido Popular, dell’Union pour un Mouvement Populaire e del New Labour e il caso italiano : incentivi e vincoli istituzionali” di Sofia Ventura

“Il “posto dei partiti”: ceto partitico, rischi di partitocrazia ed altri poteri” di Giovanni Orsina

“Partito unico, legge elettorale, riforme istituzionali. Una conclusione” di Roberto Chiarini


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01 Ottobre 2007   •