Profitto, sterco del diavolo?
con il messaggio di S.E.R. Mons. Rino Fisichella
La Caritas in Veritate di Benedetto XVI rappresenta uno dei testi più intellettualmente incisivi della nostra epoca, perché nell’affrontare i problemi posti dal crollo del comunismo ha rivoluzionato un’ampia serie di categorie troppo a lungo date per scontate.
Su quel documento si erano concentrate le attese di quanti speravano che la Chiesa potesse fare un passo indietro e tornare a condannare il mercato, e invece l’Enciclica è andata nella direzione esattamente opposta, proponendo una conciliazione fra la Dottrina sociale della Chiesa e il liberalismo. Nella Caritas in Veritate, si propone un’assoluta integrazione era l’agire economico e l’agire politico, una integrazione che depotenzia anche il ruolo dello Stato come grande distributore di equità.
L’equità possibile, la centralità della persona, la capacità di arginare il corporativismo che ha conquistato un rilievo eccessivo nel mondo sindacale devono essere perseguiti fin dalla definizione del mercato come luogo di incontro, di reciproca fiducia e vantaggiosa commutazione. A questo obiettivo deve tendere l’operato del politico ispirato da princìpi cristiani e di conseguenza, si può aggiungere, da princìpi liberali.
Indice
Presentazione
Francesco Valli
Gian Paolo Stefanelli
Marco Ferrini
Messaggio di S.E.R. Mons. Rino Fisichella
“Razionalità della morale cattolica” di Ettore Gotti Tedeschi
“Il cristianesimo e il capitalismo” di Luciano Pellicani
Dibattito
Sergio Belardinelli
Cesare Cavalleri
Raimondo Cubeddu
Francesco D’Agostino
Antonio D’Alì
Adriano Fabris
Giovanni Formicola
Francesco Forte
Giorgio Israel
Fabrizio Lombardo Pijola
Francesco Macario
Sandro Magister
Raffaele Perna
Salvatore Rebecchini
Franco Silanos
Stefano Zamagni
Replica
Luciano Pellicani
Ettore Gotti Tedeschi
Conclusioni
Luigi Negri
Gaetano Quagliariello
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